mercoledì 2 aprile 2008

La gallina canta

Tempo fa, la Marina Ripa di Meana cosentina, mi disse che lei almeno una volta a settimana prendeva l'autobus per conoscere la vita vera.
Stamattina in metro, alla mia destra, un signore con tosse al ritmo di "girogirotondo quant'è bello il mondo".
Alla mia sinistra, un ragazzo sbraitante, che ripeteva compulsivamente "Teribbile, quanta gente ci sono stamatina"
Al centro io, abbioccata as usual, con gli occhiali da sole da diva sul naso. E una macchia di crema sulla guancia, anche.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

La Ripa di Meana, grazie a queste dichiarazioni, è diventata credibile quanto un tombino...

Evylyn ha detto...

@quasiingegnerepuntinato La padrona di casa ti da il benvenuto, con un ampio sorriso! Beh, dire che sui mezzi pubblici si incontra la vita è una boiata pazzesca!

Evylyn ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Evylyn ha detto...

Ah, dimenticavo!Come tutti i lettori e i commentatori di questo nano blog, torna quando vuoi!IO sono una fan dei pois!

Anonimo ha detto...

"quanta gente ci sono stamattina" è geniale!. Domani la faccio tradurre in spagnolo ai ragazzi di prima...
:-p

Brukoniglio ha detto...

Certo che c'è vita sui mezzi pubblici: di altre dimensioni, oscure e demoniache, ma c'è.

"Quanta gente ci sono stamattina", in effetti, è una perla di demenza linguistica: la userò come arma di difesa.

Evylyn ha detto...

I pasticci linguistici che sento a Roma mi divertono parecchio!Peccato che oramai mi sono abituata e ci presto sempre meno attenzione!

Anonimo ha detto...

Con tutto quello che si sente sui mezzi pubblici ci si potrebbe scrivere un libro!!

Salem ha detto...

Certo, ma io porrei l'attenzione anche sui dolci effluvi che la metro si porta con se.
Anni di linea A alle ore 8:00 mi hanno insegnato che è possibile trovare di tutto.

Il bello è che in quei momenti non potevo far a meno di pensare a quello che avrebbe detto un sommelier: "gusto tannico tendente all'acido, cipolla trifolata, con spruzzi di Vecchia Romagna e Fernet accompagnata dal classico retrogusto di canottiera acrilica intrisa di sudore"...

...allora, Evylyn, concordi con me che il problema in metro è anche capire quando è meglio riprendere fiato?

Evylyn ha detto...

@Anonimia Hai ragione!

@Salem avrai a breve la risposta alla tua domanda in un post!Stay tuned!

Salem ha detto...

Wow, che onore!
Fammelo sapere un giorno prima che lavo il completo fumo di Londra! :)

Anonimo ha detto...

la macchia di crema sulla guancia mi perplime.

Andrea ha detto...

uno dei motivi per cui ho abbandonato i mezzi pubblici era la voglia di evitare "avventure" fantozziane ,infatti a periodi ogni giorno una ,ma anche due ,tre.....

adesso che sono mezzo munito ho iniziato a stressarmi con un altra realtà fatta di traffico,insulti e gente che ti suona perché non gli dai spazio mentre va' contromano sulla nomentana...